
Chi siamo
Coniugare al massimo livello la gioia di fare musica con il motto “innovazione e tradizione”. Questa in sintesi è la filosofia della Wiener Kammersymphonie, ensemble da camera nato dall’incontro di strumentisti di primissimo livello operanti a Vienna e uniti dall’obiettivo comune di fondere le esperienze artistiche dei singoli in un progetto unico e avvincente. L’assoluta assenza di barriere e stereotipi di qualsiasi genere fa sì che l’ensemble si misuri con un repertorio molto vasto, spaziando dalla Wiener Klassik ai contemporanei – spesso riferendosi a compositori ingiustamente dimenticati o trascurati – nell’ottica di esaltare fino in fondo le potenzialità della compagine. La Wiener Kammersymphonie è stata fondata nel 2006, in occasione dell’anno mozartiano, e ha debuttato in Spagna con una serie di concerti apprezzati dal pubblico e dalla critica che li ha considerati, in assoluto, i migliori della lunga stagione dedicata al genio salisburghese. Successivamente, il gruppo ha realizzato una serie di progetti dedicati ai compositori austriaci contemporanei di Mozart. La WKS si esibisce in formazione di quintetto d’archi esprimendo però concettualmente, sia nello stile che nel repertorio, un’identità orchestrale. L’ensemble esegue regolarmente concerti in Europa (Spagna, Francia, Inghilterra, Polonia, Olanda, Danimarca, Norvegia e paesi baltici e balcanici, molto spesso dando seguito ad un ripetuto invito) e Sud America/America Latina (Brasile, Cile, Uruguay, Messico e Colombia). I prossimi impegni prevedono ulteriori tappe europee ed extraeuropee, sempre esplorando il repertorio cameristico-orchestrale nella versione per quintetto d’archi, ma anche eseguendo lavori originalmente concepiti per questa particolare formazione. “…quintetto d’archi della Wiener Kammersymphonie, esecutori impareggiabili per intonazione, velluto timbrico e ironico spessore descrittivo…” (Giornale dell’Umbria) “…La Wiener Kammersymphonie mostra la grandezza del Beethoven sinfonico… la cosiddetta quinta corda del contrabbasso ha dato all’ensemble profondità incommensurabile… suono ardente in cui i musicisti sono al massimo delle loro capacità…” (Jan-Willem van Ree, direttore della Edesche Concertzaal) “…un quintetto speciale” (El Mercurio)